
04.06.22
/24.06.22
EN
In such a complex and technologically advanced age as ours, the concept of 'border' takes on new and different meanings every day, asking us numerous questions that concern not only the way we relate to others, but above all the ways in which we cross and reinvent unknown and alternative environments. How far can we extend our bodies? What does it mean today to enter into the lives of others? How many and what are the realities in which we move everyday? Trying to better understand the role that physicality occupies within an era full of various hybridisations, MELTING BO(UN)D(AR)IES offers a selection of 12 works created by as many visual explorers – artists, videomakers, tiktokers, memers, etc. – whose modus developes within today's non-places such as the metaverse, social platforms or memetic frames. Long committed to exploring that very thin boundary that (perhaps) separates a tangible dimension from a purely digital one, the authors involved fit perfectly within a constantly evolving liminal space. |
IT
In un’epoca così complessa e tecnologicamente avanzata come quella attuale il concetto di “confine” acquista ogni giorno un’accezione sempre nuova e differente ponendoci dinanzi a numerosi quesiti che riguardano non solo il nostro modo di rapportarci con l’altro ma soprattutto le modalità con le quali attraversiamo e reinventiamo ambienti ignoti e alternativi. Fin dove si possono estendere i nostri corpi? Cosa significa oggi entrare nella vita degli altri? Quante e quali sono le realtà nelle quali ci muoviamo quotidianamente? Con l’intenzione di riflettere meglio sul ruolo che la fisicità occupa all’interno di un’era sempre più ricca di ibridazioni varie, MELTING BO(UN)D(AR)IES offre una selezione di 12 opere realizzate da altrettanti esploratori visivi – artisti, videomaker, tiktoker, memer, etc. – il cui modus operandi si sviluppa proprio all’interno di nonluoghi odierni come il metaverso, le piattaforme social o le cornici memetiche. Impegnati da tempo a scandagliare quel confine sottilissimo che (forse) separa una dimensione tangibile da una prettamente digitale, gli autori coinvolti si inseriscono perfettamente all’interno di uno spazio liminale in costante evoluzione. |
EN
Lorenzo Badioli, Foto piedi?, 2020 |
IT Lorenzo Badioli, Foto piedi?, 2020 |
EN Marco Cadioli, The Whirlpool, 2022 |
IT Marco Cadioli, The Whirlpool, 2022 |
EN Vuk Ćosić, ASCII Dance Mix, Vuk Ćosić Internet veteran and internationally aclaimed “classic” of internet art. Co-founder of the Ljubljana Digital Medialab and Nettime. Lives in Ljubljana, Slovenia. Frequently exhibits: Whitechappel, London; Venice Bienial; Habana Bienial; Manifesta, Zurich; ICA, London; Beaubourg, Paris; Reina Sofia, Madrid; Garage, Moscow; ICC, Tokio; Kunsthalle, Vienna; Digital Artlab, Tel Aviv; ZKM, Karlsruhe; Ars Electronica, Linz; Castello Rivoli, Torino. |
IT Vuk Ćosić, ASCII Dance Mix, Vuk Ćosićr veterano di Internet e internazionalmente acclamato come “classico” della Net.Art. Co-fondatore del Ljubljana Digital Medialab e di Nettime. Vive a Ljubljana, Slovenia. Ha esposto frequentemente per le seguenti istituzioni: Whitechappel, Londra; Biennale di Venezia; Habana Bienial; Manifesta, Zurich; ICA, Londra; Beaubourg, Pargi; Reina Sofia, Madrid; Garage, Mosca; ICC, Tokio; Kunsthalle, Vienna; Digital Artlab, Tel Aviv; ZKM, Karlsruhe; Ars Electronica, Linz; Castello Rivoli, Torino. |
EN HHaamburger, 21st Century Humor, |
IT HHaamburger, 21st Century Humor, |
EN IOCOSE, Pointing at a New Planet, 2020 Music: Albertine Sarges |
IT IOCOSE, Pointing at a New Planet, 2020 Musica: Albertine Sarges |
EN Koebane, Breakdown, 2022 |
IT Koebane, Breakdown, 2022 |
EN David Koh, Traversal, 2022 |
IT David Koh, Traversal, 2022 |
EN Martina Menegon, untouched.941488, 2022
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IT Martina Menegon, untouched.941488, 2022
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EN Mitikafe, About Ayumi, 2018-2020 |
IT Mitikafe, About Ayumi, 2018-2020 |
EN Alice Palamenghi, Let’s Rituals, 2021 |
IT Alice Palamenghi, Let’s Rituals, 2021 |
EN Donato Sansone, Loopsichedelico, 2022 |
IT Donato Sansone, Loopsichedelico, 2022 |
EN @sushisyrup, Loop1, 2022 |
IT @sushisyup, Loop1, 2022 |
EN Valerio Veneruso is a visual explorer born in Naples in 1984. He deals, both as an artist and as an independent curator, with the impact of images in contemporary society and everything related to audiovisual experimentation. He is also founder, together with Davide Spillari, of the publishing project BANANE FANZINE and co-curator of the first two editions of the interactive arts festival Toolkit Festival (Venice, 2011 - 2012). He has collaborated with online magazines such as Kabul Magazine, SkyArte and NOT. He writes regularly for Artribune. He currently lives and works between Turin and the web. Solo exhibitions: RUBEDODOOM - Per tutti e per nessuno (Metodo Milano, Milan, curated by Maurizio Bongiovanni, 2020), Tomorrow never knows (Project Space A plus A, Palazzo Malipiero, Venice, curated by Aurora Fonda and Sandro Pignotti, in collaboration with the Utter collective, 2015) and Camera vitrea (La Fenice Gallery, Venice, curated by Cecilia Tirelli, 2013). Most recent group shows: The struggle is real (Fondazione Spara, curated by Green Cube Gallery and Clusterduck), Rifting - the Wrong Biennale (curated by Federica Mirabella and Federico Poni), Sottosopra (on the Mozilla Hubs platform, curated by Alessandra Ioalè and Matteo Lupetti) and Art Layers (an exhibition project on Instagram curated by Valentina Tanni). Among the main curatorial experiences: the monthly newsletter project mensile IMMAGINARIA – Un altro mondo (per l’arte) è possibile, the group exhibitions Le conseguenze dell'errore (TRA Treviso Ricerca Arte, 2019) and L'occhio tagliato (Casa Capra, Schio, 2018); the workshop L'occhio tagliato - il potere della manipolazione dell'immagine nell'era contemporanea (Circolo cinematografico The Last Tycoon, Padua, 2016), the series of meetings TorchioTalks - Dialoghi tra arte grafica e arte contemporanea and the related group show TorchioFolks (atelier Palazzo Carminati of Fondazione Bevilacqua La Masa, Venice, 2015/2016). |
IT Valerio Veneruso è un esploratore visivo nato a Napoli nel 1984. Si occupa, sia come artista che come curatore indipendente, dell’impatto delle immagini nella società contemporanea e di tutto ciò che è legato alla sperimentazione audiovideo. È inoltre fondatore, insieme a Davide Spillari, del progetto editoriale BANANE FANZINE e co-curatore delle prime due edizioni del festival di arti interattive Toolkit Festival (Venezia, 2011 – 2012). Ha collaborato con riviste online quali Kabul Magazine, SkyArte e NOT. Scrive regolarmente per Artribune. Attualmente vive e lavora tra Torino e il web. Mostre personali: RUBEDODOOM – Per tutti e per nessuno (Metodo Milano, Milano, a cura di Maurizio Bongiovanni, 2020), Tomorrow never knows (Project Space A plus A, Palazzo Malipiero, Venezia, a cura di Aurora Fonda e Sandro Pignotti, in collaborazione con il collettivo Utter, 2015) e Camera vitrea (La Fenice Gallery, Venezia, a cura di Cecilia Tirelli, 2013). Tra le ultime mostre collettive alle quali ha partecipato: The struggle is real (Fondazione Spara, a cura di Green Cube Gallery e Clusterduck), Rifting – the Wrong Biennale (a cura di Federica Mirabella e Federico Poni), Sottosopra (su piattaforma Mozilla Hubs, a cura di Alessandra Ioalè e Matteo Lupetti) e Art Layers (progetto espositivo su Instagram curato da Valentina Tanni). Tra le principali esperienze curatoriali: il progetto di newsletter mensile IMMAGINARIA – Un altro mondo (per l’arte) è possibile, le mostre collettive Le conseguenze dell’errore (TRA Treviso Ricerca Arte, 2019) e L’occhio tagliato (Casa Capra, Schio, 2018); il workshop L’occhio tagliato – il potere della manipolazione dell’immagine nell’era contemporanea (Circolo cinematografico The Last Tycoon, Padova, 2016), il ciclo di incontri TorchioTalks – Dialoghi tra arte grafica e arte contemporanea e la relativa esposizione collettiva TorchioFolks (atelier Palazzo Carminati della Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, 2015/2016). |
